martedì 9 settembre 2008

MISSION IMPOSSIBLE





AVVERTENZA: post da leggersi con accompagnamento musicale.
Primo giorno di lezione in Italia per l'anno scolastico 2008/2009.
ll ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini ha voluto essere presente in uno degli istituti della provincia di Milano, il comprensivo statale Schweitzer di Segrate, dove è stata accolta da tutti gli alunni: quelli di prima in divisa con pantaloncini o gonna e maglietta rossa, dalla seconda in poi con il grembiulino bianco.

La Gelmini ha affermato che quello dell'insegnante "non è un lavoro per tutti", ma una missione. "Voglio esprimere - ha detto il ministro - tutta la mia gratitudine agli insegnanti il cui ruolo educativo si è perso nel tempo. L'insegnamento non è per tutti, ma di quelli con una forte passione educativa e una grande preparazione. Noi, per fortuna, di insegnanti così ne abbiamo molti".
"Insegnare è una missione - ha continuato - visto che noi affidiamo loro i nostri figli e il futuro del Paese. Il Parlamento e il Governo lavoreranno per riconoscere e restituire il ruolo sociale straordinario e la dignità degli insegnanti".

Nella mia mente, ascoltando queste parole, ha cominciato a ronzare un motivetto, la colonna sonora di un famoso prima telefilm e poi film: MISSION IMPOSSIBLE. D'accordissimo che il mestiere dell'insegnante non è per tutti, d'accordissimo che ad esso va restituito il giusto ruolo sociale ma non penso che per farlo mi debba trasformare in una maestra/mamma, in un'intrattenitrice di bambini, in una tuttologa.
Siamo maestre non madri terese! Ma a quanto pare la prima a non riconoscere la nostra professionalità è proprio il ministro Gelmini.

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