Leggo sul dizionario
unico= che è senza uguali o in assoluto o relativamente ad alcuni aspetti o caratteristiche.
Mi viene da pensare che...
È unico quel maestro che si occupa e si preoccupa per i propri alunni facendosi carico professionale, umano ed emotivo di situazioni difficili e problematiche tanto da non dormirci la notte.
È unico quel maestro che fa le sue 24 ore settimanali di lezione e programmazione e almeno altrettante fra riunioni e lavoro a casa ma si sente dire che la sua occupazione equivale ad un part time.
È unico quel maestro che è in grado d'essere autorevole senza bisogno di instaurare un clima di paura e far indossare divise ai bambini.
È unico quel maestro che dedica la propria domenica alla programmazione e alla preparazione delle lezioni settimanali.
È unico quel maestro che ha imparato a lavorare bene in team diventando esempio per i bambini di come si può collaborare e si possono integrare competenze e diversità.
È unico quel maestro che diventa sponsor occulto della scuola comprando libri, carta per fotocopie e vario materiale di cancelleria, facendo stampare foto a proprie spese, ecc.
È unico quel maestro che è passato, solo negli ultimi dodici anni, attraverso: l'autonomia scolastica e la riforma dei cicli scolastici dell'era Berlinguer, la Commissione dei 200 saggi e i curricoli della scuola di base dell'epoca De Mauro (7 anni fra scuola elementare e media, era l'epoca in cui si parlava di "togliere" un anno alle scuole medie e non si riusciva a mettersi d'accordo su come articolare il settennio 2+2+2+1 – 3+4 – 2+5 - 1+5+1), il PECUP, il portfolio, il tutor, gli OSA e le tre I dell'era Moratti, le nuove Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione, i curricoli, la certificazione delle competenze, il “più tabelline e grammatica per tutti”, dell'epoca Fioroni.
Il maestro è già unico ora lo si vuole far diventare SOLO.
2 commenti:
HEHEHE!!!!
E' unico il maestro che a fronte della studpidità riesce a scrivere cose intelligenti
Abbraccio giuliana (CD Maniago)
Ciao Giuliana!Che piacere sentirti!
Anche se per altri non ne siamo degni, che ne dici di pensare ad un modo per INNOVARSI autonomamente?
A presto
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