Di seguito posto l'articolo scritto da Loris Del Frate e pubblicato sul GAZZETTINO di ieri Giovedi' 13 Novembre 2008
Le norme volute dal ministro Gelmini mettono a rischio l’autonomia delle medie "Centro Studi" e Lozer.
Scuola, controffensive al decreto. Il Comune studia un piano per limitare i problemi. Si parte dal recupero del tempo pieno
Non sarà facile, ma il Comune sta cercando di mettere insieme un piano perlimitare i problemi che nel capoluogo potrebbero emergere in seguito all'introduzione del decreto sulla scuola voluto dal ministro Maria Stella Gelmini . «Per la verità - spiega subito l'assessore all'Istruzione, Gianantonio Collaoni - allo stato non c'è ancora un quadro sufficientemente chiaro per poter predisporre delle iniziative anche perchè i regolamenti non sono stati presentanti. In ogni caso - va avanti - stiamo lavorando su due fronti: cercare di garantire l'autonomia amministrativa a due scuole medie che nel capoluogo sono sotto i 500 studenti e soprattutto limitare i problemi alle famiglie nel caso in cui alle elementari dovesse saltare in alcuni istituti il tempo pieno». Iniziamo dall'autonomia scolastica. Allo stato attuale sia la scuola media Centro Storico, seppur di poco, che quella di Torre, la Giuseppe Lozer, sono sotto i numeri indicati dal decreto per mantenere l'autonomia. Dal prossimo anno, insomma, potrebbero essere accorpate a qualche altro istituto (pur mantenendo la sede) e perdere la presidenza oltre che l'intera filiera amministrativa. Torre ha circa 470 studenti, ma è garantita allo stato dalla presenza dei corsi per adulti. «Dal prossimo anno, però - spiega ancora Collaoni - dovrebbe essere istituito l'unico centro che si occupa dell'istruzione per gli adulti. Torre, insomma, pur mantenendo la sede perderebbe il numero che attualmente gli garantisce l'autonomia. L'ipotesi è quella di unire alla scuola media anche l'istituto delle elementari che ora fa parte del primo Circolo. In questo modo dovremmo riuscire a mantenere a Torre la presidenza. Discorso diverso per la Centro Studi che quest'anno è scesa sotto i 500 studenti. Se - come si legge nel decreto - si terrà conto anche dei dati storici, l'istituto non corre rischi, in caso contrario la situazione potrebbe modificarsi: la sede non è in discussione, ma la Centro Storico non disporrebbe più della sua autonomia amministrativa».
MOLTO più complesso, invece, trovare soluzioni nel caso in cui le elementari dovessero perdere il tempo pieno. «Sarebbe un serio problema per le famiglie -conclude Gianantonio Collaoni - sul quale il Comune ha ben poca possibilità di incidere. Noi ci stiamo attrezzando, qualche piccolo accorgimento forse riusciremo anche a trovarlo, ma garantire in toto il tempo pieno solo con l'intervento comunale sarà impossibile. Per ora abbiamo confermato la collaborazione con le due associazioni Scarabeo e Piccoli Amici per il pre e post scuola, ma dubito che - anche con tutta la buona volontà - i due sodalizi siano attrezzati per sostituire l'eventuale tempo pieno scolastico che si potrebbe perdere per gli effetti del decreto».
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